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27 dicembre 2012

Carissimi amici di Mingha,

di seguito una scheda relativa alle attività svolte (ed in corso di svolgimento) nel 2012 in Cameroun e Niger promosse dalla Mingha Africa Onlus, o cui partecipiamo attivamente.

Tanto è stato fatto e tanto ancora ci riproponiamo di fare grazie anche al tuo prezioso contributo. Continua a sostenerci destinando il tuo 5/1000 alla nostra associazione (Mingha Africa Onlus, Codice Fiscale 97311930586). Il tuo sostegno è per noi fondamentale per proseguire il cammino intrapreso.

Buon anno
Gianluca Russo


Riassunto schematico delle attività di Mingha Africa Onlus nel 2012 in Camerun e Niger

Le nostre attività si realizzano in collaborazione con l’associazione camerunense PIPAD (Projet Intégré pour la Promotion de l’Auto-Developpement) e dell'associazione nigerina EIT TIDDEYE. I partner delle varie attività sono ALA Milano, Comune di Vasanello (VT), Dipartimento di Malattie Infettive della “Sapienza” Università di Roma, Tavola Valdese, ANLAIDS, UPTER Solidarietà.


Attività in Cameroun

 Le varie attività in corso si svolgono nella Provincia dell’Ovest del Cameroun, in particolare a Dschang e dintorni, e sono ispirate ad un modello di azione integrato che cerca di armonizzare interventi prettamente sanitari di promozione della salute con altri interventi finalizzati a promuovere uno sviluppo socio-economico partecipativo della realtà in cui ci troviamo ad agire.

 

- Progetti di lotta all’infezione da HIV/AIDS

Progetto Prevenzione della Trasmissione Materno-Infantile di HIV a Dschang (Progetto “Mingha”, mon enfant): proseguono le attività di facilitazione alla prevenzione della trasmissione materno-infantile di HIV. Dall’inizio del nostro intervento sono 385 i bambini che hanno beneficiato dell’attività; il tasso di trasmissione verticale di HIV registrato è stato pari al 5% (in assenza di intervento sarebbe stato del 30-50%). I bambini risultati HIV+ nonostante gli interventi di prevenzione sono supportati in loco per la gestione presso l’Ospedale di Distretto di Dschang. Dall'inizio del 2012, in accordo con le linee guida dell'OMS, è stato sospeso l'allattamento artificiale in quanto, oltre ad essere economicamente non sostenibile, se comparato all'allattamento materno esclusico con svezzamento precoce, è gravato da maggiori rischi di diarree infettive che sono molto pericolose in questa fascia di età.

Progetto “Caravane Scolaire de Lutte contre le VIH/SIDA”: da 4 anni abbiamo iniziato questa attività finalizzata all’educazione e sensibilizzazione dei giovani delle scuole secondarie relativamente alle malattie a trasmissione sessuale. Abbiamo così selezionato 10 scuole di Dschang concentrando l’attività sulle classi frequentate da studenti di età superiore ai 15 anni. La metodologia seguita prevede la selezione di alcuni leaders di classe che sono stati formati da una nostra équipe sulle tematiche da affrontare con il metodo della “peer-education”. L'équipe del progetto da quest'anno è composta da studenti della Facoltà di Scienze dell'Università di Dschang (Dipartimento di Scienze Biomediche) e ciò ha permesso, non solo di migliorare la comunicazione con i ragazzi delle scuole secondarie, ma anche di introdurre la problematica della prevenzione anche tra le matricole dell'università stessa.

 

- Progetti di sostegno allo sviluppo:

 Prosecuzione dell’attività di allevamento di galline ovaiole: l’attività è nata grazie al supporto del Comune di Roma (progetto di cooperazione decentrata) ed ha raggiunto un buon livello di autonomia. Nel 2012, grazie anche al contributo della comunità locale, è stato costruito un secondo capannone in mattoni di terracotta locali per aumentare la produzione avicola rendendola più sostenibile; sempre nel 2012, grazie al supporto di ALA Milano Onlus, è stato realizzato un impianto di adduzione e stoccaggio di acqua potabile ad uso sia dell'allevamento, che della comunità locale. Al momento l'allevamento è in fermo sanitario. La creazione dell'unità di produzione di mangimi a base di mais e soja ha subito una battuta di arresto per l'incapacità, al momento, di ottenere nella zona una fornitura elettrica trifasica da parte della locale azienda di distribuzione dell'elettricità; speriamo che il nuovo anno porti anche più energia....

 Promozione della formazione professionale: nel 2012, grazie al sostegno di UPTER Solidarietà, è stata creata una scuola di alfabetizzazione informatica a beneficio dei giovani della località al fine di aumentare la capacità di utilizzo delle nuove tecnologie che rappresentano strumenti fondamentali per la promozione dello sviluppo in contesti carenti dal punto di vista infrastrutturale.

  

Attività in Niger

 

- Facilitazione dell'eradicazione della Fistola Ostetrica

 
La Fistola ostetrica è una complicazione che si osserva più spesso, ma non solo, in caso di parti complicati in donne primipare giovani. Consiste in una comunicazione anomala tra vescica e vagina, più raramente tra vescica e intestino retto; ne consegue un'incontinenza urinaria e/o fecale che causa infezioni ricorrenti e discriminazione sociale legata al cattivo odore emanato nonchè alle credenze animiste che riconoscono nell'affezione un segno di "maledizione" da parte degli antenati. In Niger la problematica è ben diffusa pr vari ordini di motivi: matrimoni precoci, distanze elevate delle strutture sanitarie rurali, credenze culturali. Grazie al supporto dell'ottoxmille della Tavola Vladese, Mingha Africa Onlus ha iniziato un'attività di facilitazione dell'eradicazione della fistola ostetrica in collaborazione con l'associazione locale EIT TIDDEYE ed il network nazionale (REF: Réseau pour l’Eradication de la Fistule).

 

 Nel corso del 2012 sono stae schematicamente realizzate le seguenti attività:

-  Organizzazione di un atelier di consenso presso il Réseau pour l’Eradication de la Fistule (REF) della Direzione della Salute della Riproduzione del Ministero della Sanità del Niger. L'atelier ha visto la partecipazione di 25 persone afferenti a strutture del Ministero della Sanità ed associazioni implicate nel REF. La necessità di realizzare un atelier è stata concordata con la Direttrice della Salute della Riproduzione al fine di presentare al meglio l'attività del Progetto e condividerne sin dall'inizio intenti ed obiettivi.

-  Visita al Centre Nationale de Réference de la Fistule Obstétricale (CNRFO) ed elaborazione di attività utili alla formazione ai piccoli mestieri delle donne vittime della fistola per la realizzazione di una loro reinserzione sociale. Tra le attività è stata scelta la realizzazione di un allevamento caprino (80-100 capre) che sarà gestito dall'associazione EIT TIDDEYE: ciascuna donna curata per la fistola ostetrica riceverà due capre adulte dalle quali potrà trarre supporto nutrizionale ed economico grazie al latte prodotto. I capi acquisiti saranno già in età fertile e, considerato che la gestazione caprina è pari a circa 6 mesi, sarà possibile che ciascuna donna beneficiaria possa raddoppiare il numero di soggetti nell’arco di un anno. A ciò consegue un’eventuale ulteriore disponibilità economica derivante anche dalla vendita degli animali, in un ottica di emancipazione economica della donna nella propria comunità rurale. Ciascuna donna beneficiaria dell’attività, prima di ricevere i due soggetti caprini, verrà istruita alle pratiche veterinarie di base utili al mantenimento della salute degli animali; in tale occasione verrà svolta anche un’attività di sensibilizzazione individuale alle pratiche di igiene di base ad opera del personale del CNRFO.

- Acquisto e distribuzione di 85 kit chirurgici a beneficio di altrettante donne affette da fistola ostetrica per gli interventi chirurgici riparativi presso l'Ospedale Lamordé di Niamey (équipe del Dr. Sanda). Le donne beneficiarie sono state tutte segnalate dal Centre Nationale de Réference de la Fistule Obstétricale (CNRFO).

- Come sollecitato dal Ministero della Sanità locale e dal REF, è stata organizzata un'attività formativa, in collaborazione con l'Università di Roma "Tor Vergata". L'attività prevede la realizzazione di stage di circa 3 mesi a beneficio di 3 chirurghi/ginecologi provenienti dalle regioni di Diffa, Zinder, Tawa. La formazione è relativa alla gestione delle incontinenze urinarie che conseguono la fistola osterica. Nel periodo settembre-dicembre 2012 è stato realizzato il primo stage con un medio proveniente da Diffa. nei prossimi mesi si realizzeranno anche i due stage rimanenti.

- Attività svolte nella Regione di Diffa 

 

L’ultimo triennio (2010-2012) è stato un periodo particolarmente denso di eventi che hanno reso il quadro politico-istituzionale e sociale del Niger marcatamente aleatorio e mutevole, in particolare nelle regioni periferiche, come ad esempio quella di Diffa. Giusto a titolo esemplificativo, nel periodo in questione, tra gli eventi nazionali e regionali di cui sopra sono da ricordare: il colpo di stato in Niger, la guerra civile in Costa d’Avorio, la guerra in Libia (ed il ritorno di decine di migliaia di migranti a ritroso sulla via della migrazione dall’Africa sub-Sahariana), la crisi del Nord del Mali, le crisi a macchia di leopardo delle zone confinanti del Tchad, le vicissitudini ad opera della setta islamica nigeriana Boko Haram, la siccità persistente con la conseguente crisi alimentare. Questo insieme di eventi ha determinato un contesto di azione molto problematico per le nostre attività, principalmente in termini di garanzie di sicurezza sul campo per gli operatori, massivo impatto di flussi migratori diversificati provenienti dalle regioni limitrofe in crisi (in particolare la migrazione di ritorno di decine di migliaia di migranti a ritroso dalla Libia, i migranti dalle zone di guerra della Costa d’Avorio e del Mali). Deve essere altresì ricordato che la regione di Diffa è una zona di confine molto ampia, povera di aree coltivabili e la densità abitativa è molto bassa: le popolazioni della zona sono generalmente povere e praticano attività economiche ago-zootecniche di sussistenza. Quale diretta conseguenza di quanto descritto, in accordo con il partner locale Associazione EIT TIDDEYE, le attività di Mingha Africa Onlus (con il sosteggno dell'ottxmille della tavola Valdese) sono state reindirizzate verso una modalità di azione finalizzata principalmente al supporto alimentare infantile e familiare, nonché alla promozione di attività generatrici di reddito in ambito zootecnico. Accanto all’attività di sostegno diretto a Diffa, in considerazione della crescente crisi migratoria che sta vivendo il Niger, abbiamo deciso di rafforzare maggiormente anche il volet di attività del progetto relativo al fenomeno migratorio in termini di acquisizione di elementi con la finalità di definire conoscenze, attitudini e pratiche in materia.


In particolare sono state realizzate le seguenti azioni:

Prevenzione della trasmissione materno-infantile (PTMI) di HIV: In accordo con il personale del Centre de Santé Intégré (CSI) locale si è deciso di concentrare l’attività di PTMI di HIV esclusivamente sulla componente di sensibilizzazione delle donne che afferiscono al CSI per le visite pre-natali e per il parto, nonché per le mamme che portano a visita bambini malati e/o malnutriti. Le attività di sensibilizzazione sulla PTMI di HIV hanno interessato 150 donne afferenti al CSI per visite prenatali e/o parto e 50 mamme di bambini malnutriti. Queste ultime hanno ricevuto latte per il sostegno nutrizionale dei bambini (distribuito un totale di 300 confezioni di latte in polvere da 450 g ciascuna), un pacchetto nutrizionale familiare. Alcune di esse sono state incluse tra le 24 donne beneficiarie del supporto all’acquisto di due capre ciascuna per sostenere un’attività generatrice di reddito. Su specifica richiesta del CSI di Nguimgui sono stati inoltre forniti preservativi per le sessioni di sensibilizzazione, nonché un supporto per il costo del trasporto di alcuni pazienti sieropositivi particolarmente vulnerabili economicamente verso l’Ospedale Regionale di Diffa (centro per la distribuzione dei farmaci antiretrovirali).

Sostegno alimentare familiare
: 50 famiglie con altrettanti bambini malnutriti e sostenuti con apporto di latte in polvere, hanno beneficiato (su un arco temporale di quattro mesi) della distribuzione per ciascuna di esse di un totale di 60 kg di miglio, 12 litri di olio, niebé, 30 kg di zucchero.  Un ulteriore sostegno alimentare è stato fornito in occasione del periodo del ramadan consistito in un totale di 1.500 Kg di miglio, 750 Kg di riso, 250 Kg di zucchero.

Attività generatrici di reddito
: nello specifico, in accordo con l’Associazione EIT TIDDEYE, si è orientata l’attività alla sola zootecnia; in particolare sono state selezionate 24 donne che hanno beneficiato del supporto all’acquisizione di due capre adulte ciascuna. Purtroppo la persistente siccità ha creato non poche difficoltà all’attività e, pertanto, si è deciso di procedere alla realizzazione anche di un piccolo allevamento di 30 capre a gestione diretta da parte dell’associazione con la finalità di creare uno stock di giovani capre da destinare al supporto degli allevamenti familiari intrapresi.

Inchiesta sulla migrazione in Niger: l’attività ha previsto l’acquisizione di materiale video per la realizzazione di un documentario, nonché la somministrazione di questionari (totale 414) in siti diversi (Agadez, Nguimgui, Mangaizé) con la finalità di definire conoscenze, attitudini e pratiche in materia. La raccolta dei questionari si è svolta anche con la collaborazione di una locale associazione (GRASPI) per quanto riguarda il sito di Agadez. Da sottolineare che il campione in oggetto è costituito per lo più da migranti localizzati nel sito di Mangaizé ove erano rappresentati principalmente da persone obbligate ad abbandonare il proprio Paese a causa della crisi politico-militare intervenuta in Mali. A fine esclusivamente descrittivo di seguito alcuni dati generali (non sottoposti ad analisi statistica multivariata) sui 414 questionari somministrati. Il 51,8% del campione valutato è costituito da persone di sesso femminile, il 52,4% con un’età inferiore ai 30 anni, il 62,1% coniugato (circa ¼ in regime di poligamia). Dal punto di vista etnico, sono ben 44 le etnie rappresentate, ma il 77,3% delle persone intervistate appartiene a 4 etnie: Touareg (28%), araba (25,6%), haoussa (13,5%), Peulh (5,6%), Zarma (4,6%). Dal punto di vista della confessione religiosa, il 77,3% ha dichiarato di essere musulmano, il 9,2% cattolico, il 2,2% animista, mentre l’11,4% del totale non ha fornito una risposta in merito. Per quel che riguarda la scolarità (vedi grafico di seguito), il 56,5% del campione di migranti che hanno compilato il questionario ha dichiarato di non aver mai frequentato la scuola, il 6,3% ha frequentato la scuola primaria (conclusa dal 3,4%), il 18,8% ha frequentato una scuola secondaria (primo ciclo concluso 12,6%, secondo ciclo concluso 1,4%, secondo ciclo non concluso 1,4%, frequenza di istituto professionale 3,4%). Il 15,7% dei soggetti ha frequentato la scuola coranica e non è stato possibile definire un sistema di comparazione con il grado di scolarità della scuola pubblica. Il 75,8% dei soggetti ha asserito di non avere mai eseguito il test HIV nell’arco della propria vita. Alle domande successive relative alla conoscenza sulle modalità di trasmissione e di prevenzione di HIV, il numero di persone che non hanno risposto è marcatamente elevato (circa il 75%) e non è  chiaro se la non risposta sia da ascrivere ad una reale ignoranza sulla questione, ad un rifiuto di per sé della questione o altro.

 

 

 
 
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